ULTIMO AGGIORNAMENTO
- 17.00 01/10/2015: La protezione civile ha declassato per oggi il livello di allerta per il Medio Campidano e la Provincia di Cagliari! Per domani inoltre gran parte della Sardegna viene indicata con il codice giallo ovvero “Ordinaria Criticità”. Il codice rosso rimane invece attivo su tutto il Logudorese e la Gallura!
AGGIORNAMENTI PRECEDENTI:
- 09:22 01/10/2015 – Le zone più colpite in questo primo giorno di allerta sono state quelle di Capoterra, Sarroch ed in parte Torre delle Stelle/Solanas.
- 20.12 30/09/2015 – Il sindaco di Sarroch ha disposto la chiusura della 195bis su ambo i sensi di marcia
- 15:24 30/09/2015 – Il sindaco di Serramanna ha disposto la chiusura delle scuole per la giornata di giovedì 1 ottobre 2015, a causa dell’allerta meteo di criticità elevata (link)
- 15:20 30/09/2015 – L’università degli Studi di Cagliari ha sospeso fino alle ore 06:00 am di venerdì prossimo tutte le attività inerenti lezioni, lauree, segreteria etc. (link)
- 15:00 30/09/2015 – Sospesi esami e visite mediche al San Giovanni di Dio e al Policlinico di Cagliari
ARTICOLO ORIGINALE
La Protezione Civile della Sardegna ha diramato un allerta meteo generale ROSSA (criticità elevata) valida per tutto il territorio della Sardegna a partire dalle ore 15:00 di mercoledì 30/09/2015 fino alle ore 12:00 di venerdì 02/10/2015.
Il Centro Funzionale Decentrato, visto il BOLLETTINO DI CRITICITÀ n. BCR/273/2015 del 30/09/2015, comunica che:
dalle ore 12:00 di mercoledì 30/09/2015 e sino alle ore 12:00 di venerdì 02/10/2015 si prevede il livello di ELEVATA CRITICITÀ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO LOCALIZZATO e IDRAULICO sulle zone di allerta: Iglesiente, Campidano, Montevecchio-Pischilappiu, Flumendosa-Flumineddu, Tirso, Gallura, Logudoro.
Si possono verificare i seguenti effetti e danni localizzati per rischio idrogeologico ed idraulico (cfr. tab. “scenari di criticità” – § 5 del “Manuale
Operativo delle Allerte ai fini di Protezione Civile” approvato con D.G.R n. 53/25 del 29.12.2014):
- danni ad infrastrutture, edifici e attività antropiche interessati da frane, da colate rapide o dallo scorrimento superficiale delle acque;
- allagamenti di locali interrati e talvolta di quelli posti a pian terreno prospicienti vie potenzialmente interessate da deflussi idrici;
- temporanee interruzioni della viabilità in prossimità di piccoli impluvi, canali, zone depresse (sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali, ecc.) e a valle di porzioni di versante
interessate da fenomeni franosi;- limitati danni alle opere idrauliche e di difesa spondale e alle attività antropiche in alveo; occasionale ferimento di persone e perdite incidentali di vite umane.
Inoltre, si possono verificare i seguenti effetti e danni diffusi:
- danni ed allagamenti a singoli edifici o piccoli centri abitati, reti infrastrutturali e attività antropiche interessati da frane o da colate rapide;
- interruzioni della viabilità in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate detritiche o in zone depresse in prossimità del reticolo idrografico;
- pericolo per la pubblica incolumità/possibili perdite di vite umane;
- alle opere di contenimento, regimazione ed attraversamento dei corsi d’acqua, alle attività agricole, ai cantieri, agli insediamenti artigianali, industriali e abitativi situati in aree inondabili;
- interruzioni della viabilità in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate detritiche o in zone depresse in prossimità del reticolo idrografico.
Si possono infine verificare i seguenti effetti e danni ingenti ed estesi:
- agli edifici e centri abitati, alle attività agricole e agli insediamenti civili e industriali, sia prossimali sia distanti dai corsi d’acqua, o coinvolti da frane o da colate rapide;
- distruzione di infrastrutture (rilevati ferroviari o stradali, opere di contenimento, regimazione o di attraversamento dei corsi d’acqua).
- Ingenti danni a beni e servizi;
- grave pericolo per la pubblica incolumità/possibili perdite di vite umane.
Un idea dell’evolversi (e dell’avvicinarsi) della perturbazione è fornita dalle immagini seguenti (tratte dai rispettivi siti di provenienza):
METEOSAT (link)
RILEVAMENTO FULMINI (link)